lunedì 12 maggio 2014

The Mentalist



Il carismatico Patrick Jane (Simon Baker) aiuta la polizia ad arrestare criminali, lavorando con loro come consulente. Appare fin dal primo episodio una personalità particolare, indubbiamente carismatica, brillante e incontrollabile.
Patrick lavora per una sezione particolare della polizia, insieme all'agente Theresa Lisbon del CBS, sua partner sul lavoro, agli agenti Rigsby, Cho e Van Pelt, si occupa di vari casi di omicidio.

La storia ha come filone principale la ricerca del serial Killer Red Jhon (in Italia conosciuto come Jhon il rosso), che ha ucciso la moglie e la figlia di Jane. Il misterioso serial killer, di cui non si sa quasi nulla, sembra avere le mani in pasta un po' ovunque, riuscendo a far volgere in proprio favore ogni situazione. Per sei stagioni Jane, occupandosi nella maggior parte degli episodi di vari casi di omicidio, continua a cercare questo misterioso serial killer, che comparirà circa in due episodi a stagione, forse tre e non sempre la sua apparizione porta a qualcosa.

Sei stagioni, gente! Sei! Vi rendete conto? Altro che Criminal Minds! Io dopo la terza ho rinunciato, la stavano tirando troppo per le lunghe! Non dico che lo avrebbero dovuto far arrestare subito, non dico nemmeno di prenderlo nella prima stagione, ma così è davvero trascinato. Senza contare che, rimettersi a guardare la sesta stagione dopo aver saltato le altre non mi ha dato affatto la sensazione di essermi persa qualcosa. Della serie: se ne poteva anche fare a meno.

La prima parte della sesta stagione si conclude finalmente con la risoluzione del caso Red Jhon. Dopo aver saputo questo ovviamente mi sono messa a guardarla! Lo ammetto, c'erano dei personaggi che non conoscevo molto, ma non è stato tanto male. Ho anche visto il matrimonio di Rigsby e Van Pelt, che è stato uno dei pochi momenti veramente felici che ci siano stati nella serie, oltre ad essere stato anche quello abbastanza sospirato. Insomma lui era innamorato di lei dalla prima stagione.

La seconda parte invece è del tutto diversa. La vecchia squadra è dimezzata: addio a Rigsby e Van Pelt, che dopo il matrimonio vanno a vivere e si occupano di sicurezza privata. Cho e Lisbon affiancheranno Jane insieme a nuovi personaggi all'FBI.
Cambio di scenario, di metodo e di cast a quanto pare, ma la freschezza non si sente e dopo sei stagioni a girarsi in tondo senza mai sfiorarsi (metaforicamente parlando), Lisbon e Jane sono cambiati, ma il loro rapporto continua ad essere nello stesso punto morto di prima. A onor del vero non è proprio detto che si mettano insieme, tra i due il legame è sempre stato forte, ma non per questo ci doveva essere qualcosa di romantico. Peccato però che in un modo o nell'altro io nelle tre stagioni che ho visto un qualcosa di romantico l'avevo adocchiato e speravo che, ad un certo punto, la trama del telefilm avrebbe preso una banale, ma comunque splendida, piega.  A quanto pare mi sbagliavo anche se non è ancora detta l'ultima parola. Lisbon se ne andrà a Woshinton, ma manca ancora una puntata alla fine di questa stagione (ora siamo alla ventunesima), vediamo cosa tireranno fuori!

The mentalist è stato rinnovato per una nuova stagione, non so nemmeno io se voglio vederlo o meno.

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