sabato 6 giugno 2015

The Age of Adaline - Adaline, l'eterna giovinezza



Ve ne ho parlato... e riparlato... e riparlato. Vi ho rotto le scatole un mucchio con questo film (sempre se seguite un pochino questo blog) e ora che me lo sono visto ve ne parlo, credo, per l'ultima volta.

La storia è la seguente: Adaline Bowman è nata l'1 novembre 1908. Negli anni trenta, all'età di 29 anni, Adaline si salva miracolosamente da un incidente automobilistico grazie a qualcosa di... magico. Finita in acqua in una freddissima notte d'inverno, il suo cuore si ferma per poi ripartire quando il punto in cui è finita viene colpito da un fulmine. La donna diventa inspiegabimente immortale a causa di questo fenomeno. Senza mai invecchiare Adaline attraversa oltre ottant'anni,  creando rapporti superficiali, cambiando spesso identità e vedendo invecchiare la propria amatissima figlia. L'unico rapporto veramente stretto che mantiene è quello con la figlia maggiore Flemming. Per anni Adaline ha tenuto lontano ogni tipo di legame sentimentale, ma l'incontro con il carismatico filantropo Ellis Jones cambia le cose.
Sinceramente ho faticato un po' a capire come Ellis le sia entrato nel cuore, dopo un solo appuntamento ottenuto con non poco difficoltà dall'uomo. Il film appare un pochino precipitoso, con Ellis che insegue Adaline in ascensore dopo averla vista ad una festa per l'ultimo dell'anno e prova a fare di tutto per rivederla, incluso bloccare il taxi su cui lei sale per chiederle per l'ennesima volta un appuntamento. E' stato divertente quando il giorno dopo lei se lo ritrova a lavoro e finisce per uscirci insieme, solo che le cose si fanno davvero precipitose da quel momento in poi. D'altra parte essendo un film non poteva tirarla per le lunghe.
La svolta nella storia arriva quando Ellis la porta a conoscere la sua famiglia: il padre del suo attuale fidanzato infatti è un suo ex fidanzato, Willim, che la donna aveva lasciato decenni prima. William non ci mette molto a scoprire la verità su Adaline e la scongiura di smettere di fuggire e di non spezzare il cuore a suo figlio, come lo aveva spezzato a lui, ma la donna, spaventata dall'essere stata scoperta scappa nuovamente.

Ora evito di dirvi altro sulla trama perchè non vorrei togliere il gusto di vederlo a chi non l'ha ancora fatto, dico solo che un lieto fine attende dietro l'angolo.

Il film ovviamente non è quello che si può definire un capolavoro, ma se amate il genere (e io lo amo da morire) non potrà che piacervi. E' fatto molto bene, gli attori sono davvero bravi. Sono rimasta sorpresa di trovarci Harrison Ford nei panni di William, non mi sembrava il tipo di film che attira grandi attori e Harrison Ford è uno dei più grandi.
Mi è piaciuto moltissimo trovarci Michiel Huisman, che per l'occasione ha svestito i panni del guerriero e abbandonato la sua belle khaleesi, per vestire i panni del ricco filantropo dal cuore d'oro, conquistato dal fascino di Adaline. E' impossibile non intenerirsi per Ellis, perchè da come è caratterizzato capisci che è davvero una bravissima persona, e ti fa una tenerezza infinita. Apprezzi che lui abbia notato Adaline quando l'ha vista leggere un libro in braille invece che alla festa (anche se ha aspettato la festa per farsi avanti).
Va detto anche che la Lively è una bellissima Adaline, che incanta nella bellezza dell'abito rosso che indossa alla famigerata festa, così come con i vestiti in stile retrò che la vediamo indossare solitamente (okay, lo ammetto, ho dato più di un occhiata di apprezzamento al guardaroba di Adaline, ho scoperto che gli abiti in stile retrò non mi dispiacciono). Adaline è ferma ai suo ventinove anni, congelata nella sua bellezza e nella sua giovinezza, e sembra avere tutto dalla vita a parte la possibilità di viverla felicemente. L'unico suo costante e affettuoso compagno di viaggio sembra essere il cane che le ha regalato William (da quel che ho capito era un regalo del padre di Ellis al tempo in cui stavano insieme). Mi sono innamorata del cagnolino, perchè diciamolo: era un amore. Quando è morto ci sono rimasta malissimo anch'io.

In conclusione il film è romantico, dolce e senza troppe pretese. 

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