giovedì 11 febbraio 2016

Il mago di Lev Grossman


Amo profondamente il telefilm The magicians, potevo quindi evitare, secondo voi, di leggermi il libro da cui è tratto? Ma ovvio che no! Non solo, visto che ci metteva un mucchio ad arrivare l'ho anche recuperato in biblioteca per iniziare prima a leggerlo!

Titolo: Il mago
Autore:  Lev Grossman
Editore: Rizzoli
Data di Pubblicazione: Novembre 2015
Genere: fantasy
Pagine: 514
Prezzo: €19.90
Trama: Quentin Coldwater ha 17 anni, frequenta una scuola superiore di New York, è brillante e infelice come molti suoi coetanei, ed è ossessionato da una serie di romanzi che leggeva da bambino, ambientati nel mondo fantastico di Fillory. Al momento di entrare all'università, scopre con meraviglia di essere stato ammesso a un college per maghi sulle montagne dello stato di New York, dove impara a padroneggiare i misteri della magia moderna, e attraversa le esperienze tipiche di qualunque studente di college: l'amicizia, l'amore, il sesso, l'alcol, la gelosia, la noia. Dopo la laurea, però, Quentin e i suoi amici apprendono che il mondo di Fillory esiste davvero, ed è molto più cupo e pericoloso di quanto immaginavano: così il sogno dell'infanzia diventa un incubo. Con Il mago Lev Grossman ha creato un mondo parallelo vitale, profondo ed emozionante, dove il bene e il male non sono solo bianco o solo nero, l'amore e il sesso non sono semplici e innocenti, e il potere può richiedere un prezzo terribile.

Voto: 


La mia opinione: La prosa di Lev Grossman è piatta e a volte piuttosto pretenziosa - Abbiamo capito, hai studiato in un università prestigiosa, non serve usare paroloni per descrivere le cose però-. Da ciò comunque emerge una narrazione molto pesante, che rende il libro "lento". Alla pesantezza dello stile di scrittura si aggiunge poi una storia in cui, nel 90% del libro, non accade assolutamente niente.
Quentin, personaggio poco brillante e apparentemente morto dentro, si trascina come uno zombie con poca vita e dipendenze varie da una pagina all'altra, fino ad arrivare alla fine della prima parte del libro, che coincide con la fine della scuola. Alice è simpatica, timida, carina, ma ha pochissima personalità. Penny è inesistente nel libro, Elliot è semplicemente un personaggio odioso e Janet non è tanto meglio. Praticamente i personaggi che nel telefilm sono brillanti e interessanti qui suscitano lo stesso interesse di una sardina essiccata. Sono noiosi, inesistenti, quasi irrilevanti e poco interessanti.
Io amo le streghe, la magia e qualunque libro inerente a questi temi suscita il mio immediato interesse, ma Lev Grossman è riuscito a rendere noiosa perfino un'università di magia.
Nella prima parte di interessante c'è un unica cosa: l'apparizione della Bestia. Viene, mangia un tizio a caso, non fa assolutamente nient'altro e poi se ne va. Così, semplicemente. E non appare più fin quasi alla fine del libro.
Il piattume però viene scosso un pochino prima, quando i drogati e gli alcolizzati, cioè Quentin e compagnia bella, decidono di andare a Fillory (che sarebbe la versione di Narnia di Lev Grossman, già i libri di Luis facevano schifo) di soffrire ogni sorta di scomodità per diventare "re e regine". Contenti loro!
Lì comunque vediamo un po' di azione, in cui il protagonista continua con l'inutilità che lo ha contraddistinto in tutta la storia e che lo contraddistinguerà fino alla fine del libro, che non arriverà mai troppo presto.
Per riassumere i difetti di questo libro sono: poca fantasia, personaggi piatti e poco interessanti, una prosa eccessivamente pretenziosa e decisamente noiosa, e la mancanza di azione.
In pratica era meglio se lo prendevo semplicemente dalla biblioteca.
Non fate il mio errore!

0 commenti:

Posta un commento