martedì 26 aprile 2016

Novità del comicon: non aspettatevi buone notizie


Buonasera a tutti. come sapete questo è un blog personale, in cui scrivo quello che mi piace o quello che penso. Quindi a volte vi beccate i miei sfoghi
Questa è una di quelle volte.
Le cose stanno così e non amo girarci intorno: da noi stanno lentamente ammazzando gli shoujo. In Italia importano sempre i soliti noiosi titoli, ci sono giusto rarissime eccezioni, ma sono poche, di nuove autrici o di manga originali. Purtroppo le case editrici che pubblicano shoujo più interessanti sono la GOEN e la JPOP, e questo mi fa venire voglia di spararmi (ovviamente parlo per gusti personali). 

Con questo complicato stato d'animo informo tutti che il manga "Say i love you", abbandonato da Jpop verrà ripreso da GOEN che lo pubblicherà a partire dal numero 13 a settembre. Non so nemmeno io se ridere o piangere.
La GOEN, che ha acquistato i diritti di alcuni meravigliosi manga della sensei Tomu Ohmi, ha annunciato l'uscita di nuovi manga e di Say I Love You. PERCHE'?????? Perchè non la Planet o la Star o la Flashbook??? Perchè la GOEN???
E' come cadere dalla padella alla brace, una brace molto viva che ustiona. I suoi annunci delle uscite suonano più falsi di un "Le faremo sapere" detto dopo un colloquio di lavoro!
Avevano annunciato per aprile l'uscita del volume 6 di "Midnight Secretary" e non è ancora uscito nemmeno il 5. Doveva anche iniziare la pubblicazione di "L'incanto della strega", titolo otriginale Majo no Biyaku, della stessa autrice (vedremo mai quel manga qui in Italia?).
Forse il numero 13 di "Say i love you" lo vedremo al Lucca comics (forse, speriamo), insieme ai due manga di Tomu Ohmi (non ci credo nemmeno se lo vedo!).

Chiusa la parentesi lamentele ricapitoliamo i manga in uscita:

  • Planet: shonen (non mi metto a dire quali perchè hanno suscitato in me lo stesso interesse di uno stuzzicadenti... a onor del vero forse uno stuzzicadenti me ne suscitava di più)
  • Starcomics: Shonen (o se non lo sono da trame e disegni lo sembrano)
  • GOEN: riprenderà la pubblicazione di alcuni manga interrotti da Jpop, tra cui Tokio Alice e Say "I love you".
Non ci sono altre notizie interessanti.

sabato 23 aprile 2016

Hajimari no Niina: una dolcissima storia d'amore


Prima o poi scriverò un post su quanto è facile innamorarsi della storia di un manga. Il mio ultimo amore è un manga inedito (nessuna sorpresa immagino), dal titolo Hajimari no Niina, di un'autrice sconosciuta in Italia: Minamori Koyomi.

Hajimari no Niina 
di Minamori Koyomi.
Volumi: 4 (concluso)
inedito in Italia
Anno: 2010 -2012
Casa editrice: Hakusensha
Rivista: Hana to Yume
Genere: shoujo, sentimentale, scolastico, soprannaturale.
 La trama: Non tutte le promesse possono essere mantenute Aoyagii Niina questo lo sa bene: sebbene vada solo in quarta elementare e sia una bambina è molto più matura della sua età e questo perchè Niina conserva i ricordi della sua vita passata. Per questo nonostante la giovane età si innamora di Atsurou, un uomo più grande di lei di quindici anni, che nella sua vita passata era il suo fidanzato. Nonostante lui la respinga, dicendole di essere sempre innamorato della sua defunta ragazza, Niina gli sorride e si ripromette di stargli sempre accanto, di rimanere al suo fianco qualunque cosa accada. Così per sei anni si accumulano giorni per lei indimenticabili, fino a che, poco prima di cambiare città, a sedici anni Niina gli dice nuovamente di essere innamorata di lui. A far smuovere Atsurou è però un incidente in cui Niina rischia la vita, solo allora capisce di non voler di nuovo perdere la persona che ama. Prima di partire i due si mettono insieme.
Una volta arrivata a Sapporo la ragazza si inserisce facilmente a scuola, ma ben presto si trova davanti a un altro importantissimo pezzo della sua vita precedente: a distanza di dieci anni dalla sua morte il suo fratellino è ormai cresciuto e diventato un professore, responsabile proprio della loro classe. Improvvisamente l'ansia per la sua vecchia famiglia inizia a tormentarla. Riuscirà a scoprire come stanno e a fare qualcosa per loro?
Voto:




Il manga è dolcissimo, a iniziare dalla storia tra Niina e Atsurou, che corre da lei tutte le volte che la sente piangere, per concludersi con il rapporto che la ragazza sviluppa con i suoi amici e i famigliari, sempre consapevole dei ricordi della propria vita passata, sempre attenta ad avere cura delle persone della sua vecchia vita per quanto può. Per tutto il manga ti accompagna un unico interrogativo: Atsurou è effettivamente consapevole che Niina è Chitose, la sua vecchia ragazza? La situazione non è ben chiara, a volte sembra di si, altre di no. Niina da parte sua si è ripromessa di non dire assolutamente a nessuno di possedere i ricordi della sua vita passata, decisa più che mai a vivere come "Niina  Aoyagii" e non Chitose.
Hajimari no Niina è un manga che presenta molte sfaccettature: crescita, consapevolezza, amore, delusione, rimpianti e tanto altro. Con delicatezza e un briciolo di realismo affronta il tema della perdita e di quello che questo comporta. E' un piccolo capolavoro racchiuso in quattro volumi.
Consigliatissimo!!!

La traduzione italiana è fatta da Manga Cosmo, che ha fatto un ottimo lavoro.

giovedì 21 aprile 2016

The Magicians: un nuovo, magicissimo, telefilm.


Il canale Syfy questo dicembre ha mandato in onda, per la prima volta, il telefilm "The Magicians". Il periodo che ha scelto era ottimo in un senso e pessimo in un altro: il 16 dicembre i telefilm andavano in pausa e quindi la scarsità di opsioni era un ottimo modo per far emergere il nuovo telefilm. Interromperlo subito dopo il primo episodio però era un suicidio, almeno secondo me, per gli ascolti.
La ripresa del telefilm a gennaio non ha riscontrato infatti poi molto successo e gli ascolti nel corso del tempo si sono un po' assottigliati.

La storia è quella di Quentin Coldwater, un ragazzo come qualunque altro, lievemente asociale, che un giorno arriva al suo colloquio per l'università e trova il reclutatore morto. Chiamata l'ambulanza, uno dei paramedici gli lascia una busta con il suo nome: dentro il ragazzo trova dei fogli con un nuovo romanzo di Fllory, una saga di libri per bambini che raccontava le avventure dei fratelli Chatwin in un mondo parallelo. Il libro è assolutamente inedito, infatti nessuno sa che esiste, Quentin ne è certo perchè è un grande appassionato di quella saga.
Emozionato, il ragazzo inizia a leggerli mentre cammina. I fogli però, a causa di una folata di vento gli sfuggono di mano e seguendoli il ragazzo arriva in un prato caldo e soleggiato, con una gigantesca villa. Qui Quentin incontra Elliot, che lo accompagna a fare un esame per essere ammesso all'università di magia, Brakebills. Il ragazzo scopre così di avere dei poteri e di essere un mago.
A fare l'esame insieme a lui c'è anche Julia, la sua migliore amica, che però non viene ammessa...

The Magicians è tratto dal libro "Il mago" di Lev Grossman, bisogna pensare che questo fatto ha un grande peso: se da una parte la scuola, con la sua atmosfera magica e gli incantesimi sono stati ripresi creando un che di incantato, dall'altra la vuotezza del libro è inadatta a un telefilm (e anche a un libro decente!!!!), che presenta episodi riempitivi a volte insensati e "vuoti".
A riempire gli spazi degli episodi e a dare dinamicità all'azione c'è la storia di Julia, che risulta molto più interessante delle altre in quanto non essendo nel libro è inventata dagli sceneggiatori (o almeno credo), anche per questo risulta più ricca di azione, colpi di scena e evoluzioni delle storyline degli altri personaggi. Come personaggio poi, la ragazza risulta molto più sfaccettata di quanto non fosse nel libro, nel quale compare solo in pochissime scene, tanto da essere praticamente irrilevante.
Le altre storyline invece presentano buchi grandi come una casa. Molti avvenimenti. molte puntate, sono inventati e non presenti nel libro, questo rende il telefilm molto meno noioso e statico, e permette di mantenere l'attenzione. In aggiunta a questo è presente una certa comicità che non guasta, aggiunta per lo più grazie a Eliot, personaggio che nel telefilm assume un ruolo molto più comico e meno grottesco del libro, per non dire molto più positivo, nonostante rimanga comunque un mezzo alcolizzato e drogato. 
Anche Margot, sua degna compare, è da annoverare tra i personaggi comici: sebbene il suo egocentrismo la rende saltuariamente odiosa, le sue vicende non mancano mai di strappare qualche risata.. Penny poi ha un intera storyline che si va ad aggiungere alla storia principale, legandosi a doppio filo con quella di Quentin, rendendo il telefilm ancora più interessante e strappando diverse risate. Alice è l'unico personaggio che è rimasto all'incirca identico al libro: seria e posata, studiosa, gentile e vagamente irritante in realtà.
Nonostante questo la vuotezza del libro su cui è basato non può che rispuntare saltuariamente qua e là, creando episodi morti (come quello dell'inutile gioco di scacchi dei maghi che non spiega assolutamente niente ed è pure brutto) che poco hanno a che fare con la trama principale che va costruendosi. In episodi come quelli personaggi come Elliot, che impersonano la parte umoristica, assumono in immensa importanza poiché senza di loro l'episodio sarebbe di una noia unica. L'unico vero e assoluto lato negativo di questo telefilm però è costituito dal finale, che non è semplicemente "aperto", è proprio "troncato" e di netto anche!!! Un peccato, davvero, perchè alla fin fine questa prima stagione è davvero deliziosa. Aspettiamo con impazienza la seconda, sperando in miglioramenti.

sabato 16 aprile 2016

Volare fino alle stelle di Susan Elizabeth Phillips


Buonasera lettori^^! Oggi ho una gran voglia di parlare di libri, quindi dopo tanto, eccomi qui a parlare di questo libro comprato qualche tempo fa.

Titolo: Volare fino alle stelle
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Editore:  Mondadori
Genere: scolastico, commedia, sovrannaturale
Pagine: 335
Prezzo: €10.50
Trama: Nonostante non avesse ancora pronunciato le parole che lei aveva bisogno di sentirsi dire, sapeva che Alex provava per lei dei sentimenti profondi. Altrimenti come poteva spiegarsi la tenerezza che vedeva riflessa nei suoi occhi nei momenti più inaspettati, o la gioia che lui sprigionava quando erano insieme? A volte le era difficile ricordare quanto raramente rideva all'inizio, quando ancora si conoscevano poco. Sapeva che gli piaceva stare con lei. Tra le quattro pareti strette della roulotte e i lunghi chilometri che percorrevano in furgone quasi ogni mattina, passavano insieme più tempo loro di tante altre coppie, eppure durante il giorno la cercava per raccontarle una storia che sapeva le sarebbe piaciuta, o per sfogarsi di un problema che aveva avuto con un funzionario locale, o semplicemente per darle di sfuggita una pacca sul sedere con cui marchiava la sua proprietà. Il pasto fra lo spettacolo giornaliero e quello serale era ormai diventato per loro un rituale importante. E la notte, una volta finito il lavoro, facevano l'amore con una passione e una libertà che lei non aveva creduto possibili. Non poteva più immaginare la sua vita senza di lui, e sapeva che nemmeno Alex poteva immaginare di separarsi da lei.

Voto: 


La mia opinione: Ogni tanto c'è bisogno di qualcosa di assurdo che ti faccia sorridere: questo libro è adatto allo scopo. La protagonista, povera crista, ha un padre che sarebbe bene disconoscere e la obbliga a sposarsi con un tizio che dovrebbe essere soltanto preso a randellate (qualcuno lo ficchi nella gabbia dei leoni, per favore! Farò tutto quello che volte, ma ficcatelo lì dentro e lasciatecelo! Che il leone se lo mangi!). La storia è particolare, ma sembra voler prendere tante direzioni e quindi sostanzialmente non adnare a parare da nessuna parte. E' la Phillips quindi ovviamente il finale è scontato, il viaggio non troppo originale, gli "scossoni" abbastanza prevedibili. 
Non sono riuscita ad apprezzare nessuno dei personaggi in modo particolare. Dalla protagonista, che dimostra all'inizio la forza di volontà di una sardina essiccata andata a male, tranne poi fissarsi sul fatto che il matrimonio è un legame sacro e quindi non può chiedere il divorzio (anche se lui è un grandissimo bastardo che la tratta da schifo), deve fare un tentativo per farlo funzionare (per me dovrebbe chiamare qualche amico e chiedergli ospitalità per un po'). Lui che si comporta da grandissimo stronzo tranne che alla fine, dopo che l'avresti picchiato a sangue per poi passare sopra il suo corpo con un furgone, lentamente, facendo anche retromarcia, non risulta minimamente decente come personaggio. O meglio lo risulta, solo che non lo sopporti, perchè è uno stronzo.
In definitiva il punto di forza di questo libro sta tutto, secondo me,  nella comicità che l'autrice riesce a inserire con facilità nella storia, oltre che nel romanticismo che riesce a inserire qua e là con maestria, e che sarebbe stato certamente più apprezzato se i personaggi fossero stati diversi.

domenica 10 aprile 2016

Vampire Knight: uscirà un sequel?


Ciao a tutti, miei cari lettori. Ho avuto una settimana folle, sono rimasta indietrissimo con qualunque cosa e sono pure abbastanza a pezzi, ma ora eccomi di nuovo qui a chiacchierare e l'argomento scelto per oggi sono i manga!!!! 

Lasciamo perdere il servizio delle Iene, stendiamoci un velo (o una colata di cemento) sopra, che secondo me se ne è parlato a sufficienza. Oggi parliamo ovviamente dei miei amatissimi shoujo e in particolare di un fenomeno recente che sembra colpire diverse mangake.

Iniziamo con questa notizia: sembra che Vampire Knight, il manga di Matsuri Hino che tante polemiche ha alzato per il finale sbrigativo (e qui sono insorta anch'io perchè dopo 18 volumi, tu mi devi dare un finale degno di nota o devi essere lapidata!), avrà un sequel. Non è poi molto sorprendente considerando che dalla sua conclusione al manga si sono aggiunte ben quattro one-shot, che immagino abbiano riscosso parecchio successo tra il pubblico nipponico. Il primo a riportare la notizia sui social italiani è stato Manga Forever, abbastanza attendibile, sebbene non rientri tra le mie fonti privilegiate. Sono andata allora a controllare sul sito della casa editrice senza trovare un tubo, allora ho cercato in giro su internet e ho trovato diversi siti spagnoli che riportavano la notizia. Sembra che la notizia sia vera (e che io faccia schifo a trovare le cose sul sito dell'Hakusensha, a meno che non si tratti di nuovi manga che leggerei volentieri).

Ultimamente stiamo assistendo spesso a questo chiamiamolo "fenomeno", un ritorno alle vecchie opere: Vampire Knight di prossima uscita, Marmalade Boy Little di Wataru Yoshizumi, la cui pubblicazione è in corso in Italia, e Fruits Basket Another di Natsuki Takaya, sono tre esempi di questo fenomeno. Scarsità di nuove idee o ricerca di successo, non so dirlo (tranne per la Takaya, che ha fatto il sequel dell'amatissimo Furuba per pubblicizzare la ristampa del manga), fatto sta che queste conosciutissime autrici si sono messe a rimaneggiare i loro vecchi manga, conclusi da anni, per farne un seguito. Un male o un bene? Temo che in alcuni casi il rischio sia di rovinare la vecchia opera, anche se sinceramente la notizia del seguito di Vampire Knight è assolutamente gradita. 

Un'ultima notina a parte: se navigate sul sito dell' Hakusensha non andate assolutamente su Lala online. Ricordate Lala online è il male! (colei che continua a sfogliarci i manga in giapponese senza capirci una cippa). E' il male! Il male!