lunedì 21 maggio 2018

Once Upon a Time: the end


"I refuse to believe there won't be more adventures. More love. More family and yes, there will be more loss, because that's just part of the life. And in the end we can get past it all with hope"
Carissimi lettori,
 oggi parliamo dell'ultima stagione di Once Upon a Time. La serie è finita da pochissimo e io ho ancora le lacrime agli occhi per l'ultimo episodio, bellissimo... L'ultimo episodio era quel tipo di episodio che ti fa iniziare a piangere dopo i primi 10 minuti e smettere dopo mezz'ora che si è concluso e a fatica.

Once Upon a Time, per la maggior parte dei suoi fan, si è conclusa il 15 maggio 2017, con un lieto fine che coinvolgeva praticamente tutti, una tavolata imbandita e una famiglia allargata e felice. Era il finale perfetto per quei personaggi, un finale che chiudeva la maggior parte delle storyline, regalando a moltissimi personaggi, il lieto fine. Più o meno.
Nessuno sentiva il bisogno di un proseguo. Io per prima non lo sentivo, ma il telefilm è stato rinnovato e così eccoci una nuova serie...

E' stata la curiosità. Cos'altro c'era da dire? Niente. Ne ero convinta e per alcuni personaggi ne sono convinta tutt'ora. Per Once Upon a Time quella era stata una fine degnissima. Tuttavia uno dei miei mantra è di non criticare un telefilm senza averlo visto, quindi ovviamente mi sono messa a guardarlo....

La settima stagione di Once Upon a Time è bellissima, al livello della seconda  e della terza stagione (che io ho apprezzato molto più della prima). La storia lascia Storybrook e le sue vicende, per spostarsi a Seattle, seguendo Henry ormai diventato un uomo. Come personaggio, effettivamente, Henry non aveva avuto modo di svilupparsi molto come personaggio: era un ragazzino e lì l'azione era incentrata sugli adulti. Sebbene come personaggio avesse un peso non indifferente (Autore, figlio di Regina e di Emma, con il cuore del Vero Credente ecc ..ecc..), la sua storyline era quasi sempre sullo sfondo delle altre. Mettere al centro un Henry cresciuto e farne il protagonista, quindi, aveva un suo senso.

Ma facciamo un passo indietro: la storia inizia con Henry che, ormai finita la scuola, rivela a un'apprensiva Regina di voler partire per altri mondi, alla ricerca della propria storia. Anni dopo, ormai adulto, finisce per incontrare Cenerentola mentre va al ballo.
La scena si sposta poi a Seattle, nel presente, dove Henry è un tassista e uno scrittore di scarso successo. Con un parallelismo ben studiato appare la piccola Lucy, che dice di essere sua figlia e che tutti a Hyperion Heights sono personaggi delle favole, vittime di una maledizione, e lei ha bisogno del suo aiuto per spezzarla. Ben lontano dal crederle lui la manda via, ma si trova poi costretto ad andare a Hyperion Heights dove incontra Roni (Regina) e fa la conoscenza di  Jacinda (Cenerentola). Qui scopre, una volta che si avvicina a Lucy e alla madre, che Jacinda è sottomessa alla matrigna Victoria (Lady Tremaine, la matrigna cattiva di Cenerentola) una potente donna d'affari che ha la custodia di Lucy. Ovviamente appaiono anche moltissimi altri personaggi, tra cui Hook, Alice, Robin ecc...

La serie è appassionante, avvincente e intrigante. Meravigliosa e meritava davvero. Una cosa non è tornata tanto, ma ci stava comunque benissimo.

Il finale è qualcosa di indescrivibile, qualcosa che rende il finale della sesta stagione quasi indegno. Cerco sempre di non scrivere troppi spoiler, ma è un finale completo, uno che da un lieto fine a tutti, in tutti i regni. E' meraviglioso e ha reso questi personaggi ancora più cari, ancora più difficili da lasciar andare. 

Amo questa stagione, la amo. Amo la storia di Hanry, amo Regina ancora di più e Rumple... semplicemente indimenticabile, questo personaggio è diventato qualcosa di .... oltre. Amo Hook, il tipo di padre e il tipo d'uomo che è.  Amo così tante cose che ci sono in quest'ultima stagione che non so dirle tutte.
Vorrei raccontarvele. Vorrei dirvi di quanto meravigliosa sia stata Regina come madre e quanto il suo esserlo abbia salvato più vite. Di come l'amore si trovi nei posti più inaspettati e nelle situazioni più disperate a volte. Di come Hook sia il padre migliore del mondo, pronto a rinunciare ad ogni cosa per amore della figlia. Di come l'amore e il coraggio alla fine fanno si che le persone si ritrovino, sempre. Di quanto sia importante non rinunciare alla speranza, perchè questo è il messaggio di questa serie. E vorrei parlarvi di questo nuovo protagonista , così diverso, così uguale a quello che avevamo conosciuto.

Vorrei dirvi quanto gli attori siano stati eccezionali e quanto gli scrittori siano stati incredibili in quest'ultima stagione. Di quanto significativi siano stati i momenti e i parallelismi che hanno creato con la prima serie. Di quanto commovente sia stata la lettera di Henry e il discorso di Regina alla fine della serie.

Invece vi dirò solamente di guardare l'ultima stagione di Once upon a time , perchè so che è qualcosa che amerete, qualcosa che vi entrerà nel cuore.

La serie è stata cancellata, probabilmente non aveva abbastanza ascolti... non so nemmeno io che dire. Indubbiamente alla settima stagione, già moltissimo era stato detto, ma le avventure di Henry potevano essere solo all'inizio.

Credo che uno dei motivi principali per cui molti non l'hanno guardata sia proprio il fatto che tutti consideravano Once Upon A Time finito con la passata stagione. Se gli autori lo avessero reso un spin-off, magari aggiungendo al titolo una cosa come "The Henry Fairytele", avrebbe sicuramente avuto più successo. La storia è intrigante, coinvolgente e come sempre ha moltissimi retroscena, per questo non riesco a immaginare una ragione diversa da questa per gli ascolti bassi.

Così siamo giunti alla fine di questa meravigliosa favola, e con il cuore pieno di speranza e gli occhi colmi di lacrime lasciamo alle nostre spalle un'infinità di personaggi che ci hanno lasciato nel cuore le emozioni più autentiche. Lasciamo Storybrook, senza lasciarlo davvero, perchè, come scrisse Henry:

"You may think this is just a story. But that's the thing about stories. They're more than words. They live inside of us. They make us who we are. And as long as someone believes that... there will always be magic."

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